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Fred Buscaglione
Mostrò sin da bambino una grande passione per la musica; a undici anni fu ammesso al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino che però abbandonò dopo tre anni di frequentazione un po' per la scarsa simpatia rispetto alla musica classica e un po' perché le non floride condizioni economiche della sua famiglia lo costrinsero a cercare lavoro prima in piccoli impieghi da fattorino e poi da apprendista odontotecnico.[1] Era ancora adolescente, quando iniziò ad esibirsi nei locali notturni della città come cantante jazz: come polistrumentista era in grado anche di suonare diversi strumenti, dal contrabbasso, al violino, al pianoforte, alla tromba. Durante la seconda guerra mondiale fu internato dagli Americani in Sardegna. Qualche militare si accorse del suo talento musicale e lo fece entrare nell'orchestra della radio alleata di Cagliari. Questo gli permise di continuare a fare musica e di sperimentare le nuove sonorità e i nuovi ritmi che venivano dagli Stati Uniti. Dopo la fine della guerra Buscaglione rientrò a Torino e ricominciò a suonare, prima in orchestre di altri, poi fondando un proprio gruppo, gli Asternovas. Nel 1949 a Lugano in un cabaret conobbe un'artista circense maghrebina: Fatima Robin's, che poi diventerà sua moglie nel 1953 e che canterà con il marito alcune volte. Leo Chiosso insistette tanto perché lui incidesse le canzoni scritte, e così nel 1955 decise finalmente di debuttare con la casa discografica Cetra. Il primo singolo inciso è un 78 giri che contiene due canzoni: Che bambola/Giacomino. L'idea piaque al pubblico e il singolo vedette quasi 1.000.000 di copie senza nessun battage pubblicitario, e così Buscaglione incoraggiato da questo inaspettato successo decise di incidere tante altre canzoni. Il proprio personaggio era ispirato a Clark Gable e ai gangster americani. Le canzoni scritte assieme all'amico paroliere Leo Chiosso parlavano con ironia di bulli e pupe, di New York e di Chicago, di duri spietati con i nemici, ma sempre in balia delle donne e dell'alcool. Nel 1956 incise numerosissime canzoni e in quello stesso anno escono i suoi primi 33 giri. Nacquero così le canzoni che lo fecero conoscere in tutta Italia, molte delle quali eseguite dal vivo in concerto e registrate su disco in coppia con la moglie Fatima: Che bambola, Teresa non sparare, Eri piccola così, Love in Portofino, Porfirio Villarosa, Whisky facile. La sua discografia, nonostante la brevità della sua carriera è numerosa. Pur componendo, a volte Buscaglione ha scelto di incidere canzoni scritte da altri musicisti: è questo il caso di Guarda che luna o Al chiar di luna porto fortuna (canzone scritta da Carlo Alberto Rossi) Alla fine degli Anni '50, Buscaglione era uno degli uomini di spettacolo più richiesti, e non solo come cantante. Buscaglione appariva nelle pubblicità, alla televisione e nei film, incarnando quasi sempre la figura del simpatico spaccone. Pare che nel 1959, dopo aver divorziato dalla moglie Fatima, avesse conosciuto Anita Ekberg e che si fosse innamorato di lei; l'attrice svedese in seguito affermò «era simpatico, ma niente di più». Buscaglione morì improvvisamente il 3 febbraio 1960 a 38 anni, in un incidente d'auto, schiantandosi contro un camion Lancia Esatau carico di tufo, con la sua Ford Thunderbird color lilla alle prime luci dell'alba nel quartiere romano Parioli. Recentemente un accurato esame tossicologico ha appurato che quella notte Fred non era ubriaco, come molti pensavano, ma del tutto sobrio.  
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