homepageprojectnew releasesnewspress & mediamusic storeplay video
Inserisci il nome dell'artista che stai cercando    
oppure
seleziona una lettera dall'elenco alfabetico sottostante oppure visiona l'elenco completo
#  |  A  |  B  |  C  |  D  |  E  |  F  |  G  |  H  |  I  |  J  |  K  |  L  |  M  |  N  |  O  |  P  |  Q  |  R  |  S  |  T  |  U  |  V  |  W  |  X  |  Y  |  Z
« torna indietro
Franco Cerri
Attualmente è considerato il chitarrista italiano più autorevole nel campo del jazz; la sua simpatia innata ha fatto sì che molti spettatori, vedendo le sue partecipazioni in tv (specialmente negli anni '60), si avvicinassero al jazz e allo studio della chitarra. Molto apprezzato a livello internazionale, ha lavorato al fianco di artisti del calibro di Django Reinhardt, Gorni Kramer, Chet Baker, Gerry Mulligan, Billie Holiday, Lee Konitz, Dizzy Gillespie, Tullio De Piscopo, Jean Luc Ponty. E' uno dei tre chitarristi italiani con una voce inserita nell'Enciclopedia Treccani (gli altri due sono Carlo Pes e Lanfranco Malaguti). Riceve la sua prima chitarra (costata 78 lire) in regalo dal padre a sedici anni, ed inizia ad imparare a suonare da autodidatta; inizia nel frattempo a lavorare come ascensorista presso la Montedison, guadagnando undici lire al giorno. Durante la Seconda guerra mondiale si esibisce in spettacoli nei dopolavoro per i lavoratori insieme ad alcune orchestrine, riuscendo a farsi notare per la sua notevole tecn La sua attività professionale come chitarrista inizia nel 1945 con l'ingresso nell'orchestra di Gorni Kramer, a cui viene presentato dai componenti del Quartetto Cetra, che lo hanno ascoltato dal vivo: il suo debutto avviene nello spettacolo Vento del nord, in cui suona insieme a Bruno Martelli, Franco Mojoli, Carlo Zeme ed ovviamente lo stesso Kramer (alla fisarmonica). Negli anni seguenti ha modo di esibirsi insieme a molti grandi nomi del jazz tra i quali, nel 1949, Django Reinhardt, che è stato uno dei musicisti che lo hanno influenzato musicalmente. Sempre con il gruppo di Kramer ha le prime sessioni di registrazione nei dischi incisi dai Cetra. Nel 1950 conosce il sassofonista Flavio Ambrosetti, con cui decide di formare un gruppo autonomo, il Franco Cerri Quintet, con cui inizia ad incidere i primi dischi e ad esibirsi in tutta Europa, continuando a suonare con molti dei più grandi nomi del jazz mondiale, come Wes Montgomery, Stephane Grappelli, Chet Baker, Gerry Mulligan, Billie Holiday, Lee Konitz, Dizzy Gillespie, per citarne alcuni. Nel 1954 ha una parentesi nella sua carriera come attore e ballerino, lavorando con Renato Rascel nella commedia musicale Tobia, candida spia. La Rai lo chiama inoltre come conduttore di alcuni programmi divulgativi sul jazz per la neonata televisione italiana: ricordiamo tra gli altri Di jazz in jazz, Jazz primo amore, Il jazz in Italia e Il jazz in Europa, ed è proprio in queste occasioni che si mette in luce come showman oltre che come musicista, al punto di essere chiamato spesso come ospite in Il musichiere e in Buone vacanze. Nell'ottobre del 1966 debutta negli Stati Uniti esibendosi al 'Lincoln Center' di New York, ed ottenendo notevoli affermazioni anche presso i jazzisti americani. Franco Cerri ha portato avanti, oltre alla sua carriera come jazzista, anche quella di turnista in sala d'incisione, lavorando con molti degli artisti più rappresentativi della musica italiana. Già nel 1950 suona con Bruno Martino, e negli anni seguenti lavora tra gli altri con Renato Carosone, Nuccia Bongiovanni, Flo Sandon's, Nicola Arigliano, Peter Van Wood e Johnny Dorelli. Negli anni successivi lavorerà con Mina e Roberto Vecchioni. Si è dedicato inoltre alla composizione di canzoni, scrivendo tra le tante Mister Jackson per il Quartetto Cetra, Se mi vuoi e Stazione Termini per Bruno Martino, La riconoscerei tra mille e Passavo di qui per Nicola Arigliano; ha anche composto alcune musiche per spot pubblicitari. Negli anni '70 diventa famoso come l'uomo in ammollo di una nota pubblicità televisiva italiana di un detersivo, fama che per il grande pubblico supera quella dovuta alla sua principale attività. Tra i vari gruppi jazz da lui guidati in questo periodo è da ricordare il Franco Cerri quartet, in cui suonano anche, tra gli altri, Tullio De Piscopo, Angelo Arienti e Giorgio Azzolini. Per la Fratelli Fabbri Editori realizza, in collaborazione con il chitarrista classico Mario Gangi, un corso in sessanta lezioni, che verrà ristampato per quattro edizioni. Dal 1977 al 1979 è ospite fisso, insieme a Nicola Arigliano, nella trasmissione televisiva di cabaret Non stop Forma poi nel 1980 un duo con il pianista Enrico Intra, con il quale realizza numerose incisioni; non abbandona però la musica leggera, e nel 1990 suona nell'album A briglia sciolta di Caterina Valente, mentre nel 2005 torna al Festival di Sanremo 2005 accompagnando Nicola Arigliano insieme ad Antonello Vannucchi, tastierista dei Marc 4. Il figlio Stefano Cerri è stato un noto bassista e contrabbassista.  
« torna indietro
Album correlati
Via Veneto '60 VV. AA.
Via Veneto '60
ascolta    acquista
     
Note Legali | Condizioni Vendita
Privacy Policy | Contatti
2007 © TWILIGHT MUSIC - Tutti i diritti riservati Sito web realizzato da
Davide Renzi